30/01/2025

DeepSeek: il sistema che alimenta il chatbot ha sorpreso l'Italia (e il mondo intero), ma è stato chiuso dopo 24 ore nel nostro Paese

Nel panorama digitale in continua evoluzione, una nuova piattaforma ha catturato l'attenzione degli utenti: DeepSeek, un sistema che alimenta un chatbot AI innovativo che ha promesso di rivoluzionare il modo in cui navighiamo online. Tuttavia, ciò che doveva essere una novità interessante anche per gli utenti italiani si è trasformato in una storia breve ma intensa: dopo appena 24 ore dal suo lancio ufficiale nel nostro Paese, il servizio è stato misteriosamente disabilitato.

DeepSeek si distingue per l'uso di tecnologie all'avanguardia nell'ambito dell'intelligenza artificiale, che permettono di affinare e personalizzare le ricerche in modo estremamente preciso. Grazie a un algoritmo di ricerca innovativo, promette di restituire risultati più pertinenti e dettagliati rispetto ai tradizionali motori di ricerca, focalizzandosi sui contenuti di alta qualità.

Gli utenti italiani hanno provato DeepSeek per un breve periodo ma il servizio è stato improvvisamente disattivato, suscitando perplessità e speculazioni sulle cause della chiusura.

È emerso che i dati inseriti su DeepSeek finiscono sui server cinesi e vengono utilizzati per addestrare l'intelligenza artificiale, sollevando preoccupazioni sulla protezione dei dati e sulla loro gestione. Il Garante per la Privacy ha richiesto a DeepSeek di chiarire la provenienza dei dati degli utenti italiani che utilizzano la piattaforma, nonché come vengono trattati questi dati. L'ente ha concesso 20 giorni per fornire una risposta.

Inoltre, il fatto che DeepSeek sia stata sviluppata con un investimento di soli 6 milioni di dollari, una cifra sorprendentemente bassa rispetto a centinaia di milioni spesi per sviluppare prodotti simili da aziende americane, ha avuto un impatto notevole sui mercati. Questo ha scosso il settore tecnologico, portando a ingenti perdite per alcune grandi aziende americane in poche ore.

Per ora non possiamo fare altro che attendere nuovi risvolti sulla vicenda.

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