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20/04/2022 / Marketing & comunicazione

10 cose da fare per creare un video YouTube di successo

Il video marketing è sicuramente tra le strategie più efficaci e facilmente praticabili dai brand, soprattutto grazie ai tanti strumenti emersi di recente che rendono più semplice la creazione di contenuti video anche a coloro che non sono video maker. E YouTube è sicuramente la piattaforma perfetta per fare video marketing. Tuttavia, emergere tra gli oltre 500,000 video caricati ogni giorno su YouTube potrebbe non essere impresa facile. In questo articolo abbiamo riassunto 10 cose da fare per creare un video YouTube che abbia tutte le carte in regola per avere successo.

Quando si tratta di contenuti video, YouTube non ha eguali. L’ultimo report di We Are Social e Hootsuite ci dice che YouTube è la seconda piattaforma più utilizzata al mondo, che ogni mese gli utenti Android passano su YouTube una media di 23,7 ore e che il reach potenziale delle pubblicità su YouTube è di 2,56 miliardi di utenti, un +11,9% rispetto al 2020.

Ma non è tutto. YouTube dimostra di essere anche al passo con i tempi e con le mutevoli esigenze del pubblico: ha recentemente introdotto YouTube Shorts, il formato short-video che strizza l’occhio a TikTok e Reels, e ha annunciato di voler entrare nel mondo dello streaming in stile Netflix e in quello dei podcast.

Alla luce di tutto ciò, appare chiaro il potenziale che questa piattaforma ci offre per comunicare il nostro brand attraverso i video. Tuttavia, con oltre 500,000 video caricati ogni giorno su YouTube, è altrettanto chiara l’importanza di creare contenuti in grado di catturare l’attenzione della nostra audience.

Come fare? Oltre a rimandarvi alla nostra guida su come sfruttare YouTube per promuovere un’azienda, in questo articolo vi riportiamo 10 cose da fare per creare un video YouTube di successo, differenziandosi dai competitor e promuovendo il brand già a partire dai primi secondi di video.

1. Fare keyword research

Ricercare parole chiave attinenti al nostro business è il primo passo da compiere per creare un video di successo. Ciò ci permetterà, infatti, di capire non solo cosa sta cercando il nostro settore di riferimento (e quindi scegliere quale argomento trattare e in che modo) ma anche quali parole includere nel nostro video, anche a livello di titolo e descrizione.

L’obbiettivo di creare un video, infatti, dovrebbe essere di promuovere e fornire informazioni utili su un prodotto o servizio, rispondendo così alle esigenze del nostro pubblico. Ma se in partenza non conosciamo ciò di cui ha bisogno il nostro pubblico e come sta ricercando tali informazioni, è probabile che non riusciremo a raggiungerlo.

2. Creare una intro personalizzata

Con la quantità di video presenti su YouTube è facile passare inosservati, soprattutto agli occhi dell’utente più distratto. Tuttavia, ci sono degli espedienti che possono aiutarci a lasciare la nostra firma ben visibile in tutti i contenuti che carichiamo sulla piattaforma. Tra questi c’è sicuramente l’intro del video.

Se ci fate caso, infatti, la maggior parte dei video prodotti in maniera professionale o semi-professionale ha un’introduzione personalizzata uguale per tutti i video e in linea con l’immagine del brand, personale o aziendale che sia.

Una intro personalizzata rende immediatamente riconoscibile il nostro contenuto come tale, collabora a fare branding e, come accennato, restituisce un’immagine professionale.

Per creare una intro personalizzata possiamo dare libero sfogo alla nostra fantasia, purché il tutto rimanga in linea con l’immagine coordinata del brand. Inoltre, meglio non eccedere in lunghezza: l’intro serve come firma del video ma non deve annoiare o prolungare inutilmente l’attesa dell’utente per accedere ai contenuti che l’hanno spinto a cliccare sul nostro video. 

3. Sfruttare i primi 10 secondi per catturare l’attenzione

Il concetto appena espresso si ricollega perfettamente a questo terzo punto. La quantità di video e contenuti in genere presenti su YouTube e su Internet hanno collaborato a rendere più semplice ottenere risposte alle proprie domande. Al tempo stesso, per coloro che forniscono tali risposte la competizione è aumentata a dismisura.

Per tale motivo, catturare immediatamente l’attenzione del nostro pubblico è importante per far sì che l’utente continui a visualizzare il resto del video. In pratica, tutto (o quasi) si gioca nei primi 10 secondi di video.

Come fare per carpire sin da subito l’attenzione di chi guarda il nostro video? Uno degli espedienti più utilizzati è quello di iniziare il video (ancora prima dell’intro) mostrando i punti salienti che verranno affrontati nei minuti successivi. Una specie di teaser per incuriosire e spingere l’utente a continuare a guardare.  

Vediamo degli esempi concreti.

In questo video, l’esperto di marketing Neil Patel va subito dritto al punto dicendo chiaro e tondo qual è il problema e promettendo che, attraverso la visione del video, gli utenti sapranno come risolverlo. Procede poi introducendo sé stesso e l’argomento trattato durante il video.

In quest’altro video, la youtuber e make-up artist olandese NikkieTutorial inizia il video con un momento clou del contenuto, volto a catturare l’attenzione dell’utente e a fungere da teaser. La scritta stessa “Coming Up” in alto a sinistra suggerisce l’intenzione di voler sottoporre all’attenzione dell’utente un momento saliente del video che, probabilmente, è ritenuto in grado di carpire l’attenzione del pubblico di tale canale.

4. Usare transizioni video e audio

Ogni minuto che passa, il nostro span di attenzione diminuisce. Ciò è tanto vero in classe o al lavoro quanto durante la visualizzazione di un video, per quanto interessate troviamo l’argomento trattato.

Il nostro cervello, infatti, necessita di stimoli continui per mantenere un livello di attenzione costante. Un modo per fare ciò consiste nel sottoporre l’utente a regolari stimoli visivi o uditivi attraverso transizioni video e audio che separino i vari momenti del video, creando interruzioni nella narrazione che costringono chi sta visualizzando il video a prestare attenzione. Un modo per far “riposare” il cervello per qualche secondo e mantenere alta l’attenzione.     

Non esiste una regola precisa sul numero di transizioni da inserire in un video. Non è necessario interrompere la narrazione ogni 10 secondi, tuttavia, mantenere la stessa inquadratura con la stessa musica o voce narrante per più di qualche minuto potrebbe far diminuire il livello di attenzione dello spettatore.

Questo video di RoomieOfficial rende bene l’idea di cosa significhi creare stimoli visivi e uditivi per mantenere alto il livello di attenzione. Chiaramente, il contenuto trattato nel video si presta a interruzioni brevi ma frequenti. Tuttavia, non è una regola che vale per tutti: starà a noi fare le giuste valutazioni in proposito in base alla lunghezza del video, allo stile comunicativo e all’argomento trattato.

5. Utilizzare le schede e la schermata finale

Al momento del caricamento del video su YouTube, la piattaforma ci mette a disposizione due espedienti molto interessanti per creare un filo conduttore con gli altri video presenti nel nostro canale e con il canale stesso:

- Le Schede, ossia un piccolo riquadro cliccabile dall’utente che compare in alto a destra del video che si sta guardando e che rimanda ad un altro video caricato, ad una playlist, al canale o, se siamo YouTube Partner, ad un link. Questo strumento è particolarmente utile se, ad esempio, durante la narrazione citiamo un prodotto di cui avevamo già parlato in passato: quando lo citiamo, possiamo aggiungere una scheda che rimandi a quel determinato video, in modo che l’utente possa facilmente approfondire l’argomento, qualora fosse interessato.

- La schermata finale, che consiste, appunto, in una schermata cliccabile che appare negli ultimi secondi del video. Tale schermata può essere personalizzata con diversi elementi: rimandi ad altri video o playlist oppure una call to action che inviti ad iscriversi al canale.

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6. Ottimizzare titolo e descrizione

Il titolo è sicuramente uno degli elementi fondamentali del nostro video in quanto è, insieme alla miniatura (che vedremo tra poco), una tra le prime informazioni che l’utente recepisce e che il motore di ricerca di YouTube utilizza per mostrare i risultati più pertinenti alla query dell’utente.

Meglio optare per titoli corti che contengano le parole chiave relative all’argomento trattato dal video e che spieghino brevemente cosa gli utenti possono aspettarsi dalla visione. Soprattutto, meglio evitare titoli click bait.

Anche la descrizione gioca un ruolo fondamentale per fornire informazioni precise sul nostro video tanto agli utenti quanto all’algoritmo di YouTube. Pertanto, è altrettanto importante inserire anche nella descrizione le parole chiave relative al nostro contenuto.

Inoltre, possiamo sfruttare la descrizione per dividere il nostro video in capitoli, semplicemente inserendo il minuto esatto e una breve descrizione di ciò di cui si parla in quello spezzone di video. YouTube creerà in automatico dei capitoli cliccabili dall’utente, che potrà così scegliere in modo pratico e veloce il punto del video che più gli interessa vedere.

7. Creare una miniatura

Come anticipato, nel feed di YouTube, ciò che salta all’occhio immediatamente è, insieme al titolo, la miniatura (o thumbnail), ossia l’immagine di anteprima del video. Sebbene possiamo scegliere direttamente un frame del video come miniatura, il consiglio è quello di crearne una ad hoc in base al contenuto e alla serie di cui fa parte.

Ciò ci permetterà non solo di creare un filo conduttore tra i contenuti dello stesso tipo ma di fare anche branding e di rendere il nostro video subito riconoscibile come tale.

Anche in questo caso è meglio evitare miniature “ingannevoli”, che riportino immagini che non si allineano con il contenuto.

I video per la query “how to create a youtube thumbnail” riportano, di fatto, una miniatura che vuole attirare l’attenzione dell’utente, attirandolo con la promessa che ciò che vedranno gli fornirà una soluzione facile, veloce o gratis.
Anche a livello di canale, le miniature collaborano a promuovere l’immagine del brand e a rendere i contenuti accattivanti anche visivamente.

8. Implementare i sottotitoli

Molte persone guardano i video senza audio, questo è un dato di fatto e uno dei motivi per cui la maggior parte dei contenuti video (siano essi su YouTube o su altri social) hanno i sottotitoli.

I sottotitoli non servono però soltanto a coloro che stanno vedendo il video con l’audio disattivato. Pensiamo, infatti, a coloro che non hanno una comprensione avanzata della lingua o che addirittura non parlano la lingua utilizzata nel video. Implementare i sottotitoli in questi casi non solo permette alle persone di leggere ciò che stanno ascoltando, facilitando la comprensione; ma anche di coinvolgere un pubblico più ampio, sottotitolando in inglese (o in un’altra lingua generalmente parlata dalla nostra audience) un contenuto in un’altra lingua.

YouTube ci permette di inserire sottotitoli creati da noi oppure di generarli automaticamente nella lingua utilizzata nel video. In quest’ultimo caso non ci resterà che controllare che la trascrizione sia corretta.

9. Organizzare i video in playlist

Per tenere ordinato il nostro canale e permettere all’utente di trovare e fruire dei nostri contenuti facilmente, possiamo creare delle playlist in cui organizzare i nostri video in base all’argomento trattato.

A livello di riproduzione, cliccando su una playlist, i video verranno riprodotti automaticamente uno dopo l’altro.

Quindi, le playlist non ci tronano utili soltanto per organizzare i contenuti ma sono anche un modo semplice e funzionale per promuovere altri video presenti sul canale e fornire all’utente informazioni complete.

10. Creare call to action

Come in ogni attività di marketing che si rispetti, non possiamo esimerci dal creare call to action che invitino gli utenti a compiere una determinata azione: mettere like, commentare, iscriversi al canale, attivare le notifiche, guardare un altro video, visitare il sito web, seguirci su altri canali social, contattarci via mail ecc. Le possibilità sono davvero infinite!

Anche i modi in cui integrarle nei nostri video non mancano: possiamo dirlo esplicitamente durante il video, magari chiedendo di lasciare un commento in riferimento ad un particolare punto trattato; possiamo chiudere il video invitando gli utenti a continuare a seguirci; possiamo sfruttare le già menzionate schermate finale oppure affidarci a metodi più “ingegnosi” come la maglietta indossata dal presentatore del precedente screenshot che reca la scritta “Subscribe”.

Cosa ne pensi di questi 10 consigli? Raccontaci la tua esperienza su YouTube nei commenti e contattaci per conoscere i nostri servizi di marketing digitale.

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