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16/12/2021 / Marketing & comunicazione

Google Ads: che cos’è e come si usa?

Google Ads è la piattaforma pubblicitaria di Google progettata per aiutare i brand a promuovere i propri prodotti e servizi sul motore di ricerca e su altri servizi offerti da Google in modo pertinente e raggiungendo uno specifico target di utenti. Leggi l’articolo per scoprire come creare una campagna e le tipologie di annunci disponibili.

Google Ads (precedentemente nota come Google AdWords) è la piattaforma pubblicitaria sviluppata del colosso statunitense Google per gestire le inserzioni pubblicitarie all’interno del motore di ricerca più utilizzato al mondo, dei propri servizi, tra cui Gmail e YouTube, o sui siti partner. Lanciato sul mercato nel 2000, Google Ads offre un'ampia varietà di formati e tipologie di annunci pubblicitari, dando alle aziende l’opportunità di promuovere i propri servizi e prodotti nel miglior modo possibile ad un preciso target di utenti.

Attraverso Google Ads, infatti, le aziende possono creare annunci pertinenti offrendo agli utenti ciò che stanno cercando in un determinato momento o in base agli interessi o recenti ricerche svolte dagli utenti. Ecco che, come testimonia l’esempio seguente, quando un utente cerca una parola chiave (in questo caso un modello di una borsa da donna), prima dei risultati organici, gli saranno mostrati una serie di annunci attinenti.

Nei suoi primi vent’anni di attività, Google Ads ha fatto passi da gigante, diventando la prima fonte di entrate per Google oltre che la piattaforma leader al mondo per numero di inserzionisti. Qualsiasi attività commerciale, infatti, indipendentemente dalle dimensioni o dal budget, ha l’opportunità di sfruttare tale piattaforma.

Fonte: https://www.statista.com/statistics/266249/advertising-revenue-of-google/

Come funziona l’asta di Google Ads

Quando creiamo una campagna pubblicitaria, è compito di Google Ads determinare quando e secondo quale ranking mostrare il nostro annuncio. La piattaforma si basa, infatti, su un sistema automatico simile ad una vera e propria asta: ogniqualvolta un utente effettua una ricerca su Google o visita un sito web nel quale sono mostrati degli annunci, Google Ads decide quali sono gli annunci che devono essere mostrati a quell’utente e il loro posizionamento. I tre fattori su cui si basa l’asta sono:

  • Il budget: quando impostiamo un’inserzione, Google Ads ci chiede di selezionare l'importo massimo che siamo disposti a spendere per campagna.
  • La qualità: Google Ads tiene conto della pertinenza, rilevanza e utilità del nostro annuncio e del sito web a cui rimanda. La valutazione di qualità della nostra campagna può essere monitorata nella sezione “punteggio di qualità” della piattaforma.
  • L'impatto previsto delle estensioni annuncio: quando creiamo un’inserzione, abbiamo la possibilità di aggiungere delle estensioni, ovvero delle informazioni aggiuntive, come il numero di telefono, o link a pagine specifiche del sito. Google Ads valuta l'impatto che le estensioni inserite avranno sugli utenti, decidendo la posizione in cui mostrare la campagna.

E’, pertanto, fondamentale creare un annuncio efficace e pertinente, in grado di carpire l’attenzione del nostro target.

Come creare una campagna pubblicitaria su Google Ads

Creare una campagna pubblicitaria con Google Ads è un processo molto facile ed intuitivo in quanto la piattaforma consente di progettare un annuncio seguendo un percorso guidato. Questo comprende la scelta dell’obiettivo che desideriamo raggiungere, del tipo di campagna da realizzare, del formato più adeguato al messaggio che vogliamo trasmettere, delle parole chiave per le quali vogliamo che i nostri annunci appaiano, oltre che del budget più adeguato alle singole esigenze.

Vediamo step by step come creare una campagna pubblicitaria.

Selezionare l’obiettivo

Il primo passaggio per creare un’inserzione su Google Ads è identificare il proprio obiettivo. In questo modo la piattaforma personalizzerà gli annunci per aiutarci a raggiungere i risultati desiderati. Gli obiettivi selezionabili sono:

  • Ricevere chiamate, ad esempio per prenotare appuntamenti o ottenere ulteriori informazioni;
Esempio di annuncio personalizzato secondo l’obiettivo selezionato.
  • Aumentare le visite in negozio;
  • Call to action sul sito web (iscrizione alla newsletter, e-commerce, compilare un form, ecc…);
  • Incrementare le vendite;
  • Aumentare i propri lead;
  • Incrementare il traffico sul proprio sito web;
  • Aumentare la brand awareness.

Scegliere la copertura dell’inserzione

Per far sì che la nostra campagna abbia successo, è opportuno selezionare il bacino di utenti che potrebbe essere interessato ai nostri prodotti e servizi. Google Ads offre alle aziende l’opportunità di scegliere il luogo in cui mostrare l’annuncio: possiamo impostare il raggio di distanza dal punto vendita, se desideriamo, ad esempio, attrarre in negozio un numero maggiore di potenziali clienti, piuttosto che una zona geografica più ampia, sino ad interi paesi.

Scegliere le parole chiave

Questo è uno dei passaggi fondamentali per creare un annuncio efficace. Spesso, la riuscita o meno di una campagna dipende proprio dalle parole chiave che abbiamo scelto e dalla loro pertinenza rispetto al nostro business e al target selezionato. Per creare una campagna di successo, le parole chiave devono corrispondere ai termini che i potenziali clienti potrebbero utilizzare quando cercano i prodotti o servizi offerti

Immedesimarsi nel cliente è il principale passo da compiere per comprendere i termini e le frasi che i nostri clienti potrebbero digitare sulla barra di ricerca. Se la nostra azienda vende scarpe sportive da donna, dovremo individuare tutte le espressioni che gli utenti potrebbero cercare. Sceglieremo quindi categorie generiche quali “scarpe da donna” e “scarpe sportive da donna” per poi passare a stringhe di parole più specifiche. Un esempio, sulla falsa riga di quello precedente, potrebbe essere “scarpe per il tempo libero da donna”, raggiungendo un target più mirato.

È buona regola trovare un buon equilibrio tra le due tipologie di categorie: scegliere parole chiave molto generiche potrebbe rendere difficile intercettare i nostri potenziali clienti, in quanto l'annuncio potrebbe essere mostrato in ricerche non correlate alla nostra attività. Inoltre, le parole chiave più generiche spesso sono le più competitive e dunque hanno un costo più elevato. Al tempo stesso, utilizzare soltanto parole chiave estremamente specifiche e di nicchia potrebbe essere controproducente, in quanto non sempre l’utente parte con un intento di ricerca così specifico o digita le parole chiave esatte che abbiamo scelto per il nostro annuncio.

Google offre, inoltre, diverse opzioni di corrispondenza, determinando in che misura la parola chiave deve corrispondere alla query di ricerca dell'utente in modo che l'annuncio possa essere preso in considerazione per l'asta.

Si parla di corrispondenza generica quando gli annunci vengono mostrati per ricerche correlate alle nostre parole chiave, ma che possono non includere tali termini. Questa tipologia è impostata di default ed è pensata per mostrare l’annuncio a un numero più ampio di persone con l’obiettivo di incrementare il più possibile il traffico sulla pagina di destinazione.

Utilizzando la corrispondenza a frase, invece, l’inserzione verrà visualizzata quando le ricerche includono il significato della parola chiave. Con questa tipologia di corrispondenza possiamo raggiungere meno ricerche rispetto alla corrispondenza generica. Tuttavia, queste saranno più pertinenti a ciò che offriamo.

Con la corrispondenza esatta saranno mostrati gli annunci che hanno il significato identico ad una delle nostre parole chiave. La corrispondenza esatta offre il massimo controllo su chi vede l’annuncio, ma raggiunge meno utenti rispetto alle corrispondenze precedenti.

Google offre anche la possibilità di individuare le parole chiave a corrispondenza inversa. Quando scegliamo di utilizzare questa tipologia di parole chiave, diciamo a Google di escludere i termini o le frasi che non desideriamo associare ai nostri annunci. Tornando all’esempio precedente, se vendiamo delle scarpe sportive da donna, potremmo non essere interessati a mostrare la nostra inserzione a coloro che cercano “scarpe sportive da uomo”. 

Infine, completiamo ulteriormente il nostro elenco di parole chiave inserendo i nomi dei nostri brand e prodotti. Pratica diffusa tra le aziende, ma spesso disapprovata, è inserire anche il nome del brand o dei prodotti dei competitor.

Scegliere il formato pubblicitario

Google Ads consente di creare testi pubblicitari ed immagini accattivanti ed efficaci, supportandoci nella creazione dell’inserzione migliore possibile in base ai nostri obiettivi pubblicitari e di marketing. Ecco le principali tipologie di campagne Google Ads.

Rete di ricerca

Si tratta delle campagne pubblicitarie, dotate di solo testo, che compaiono sulla SERP (Search Engine Result Page), ovvero nella parte più alta della pagina dei risultati di ricerca. Per differenziare i contenuti sponsorizzati dai risultati organici, i primi sono accompagnati dall’etichetta “annuncio”. Quando quindi un utente fa una ricerca su Google, qualora vi siano attive campagne pubblicitarie con parole chiave attinenti a ciò che sta cercando l’utente in quel determinato momento, gli verranno mostrati prima i risultati sponsorizzati e poi quelli organici.

Questa tipologia di annuncio testuale è composta da un massimo di 3 righe e un URL ben visibile che mostra il dominio del nostro sito. Nel breve teaser è opportuno inserire le parole chiave più pertinenti in modo tale da aumentare la qualità e il ranking dei propri annunci. È anche possibile inserire un call to action per invitare l’utente a compiere una determinata azione.

Rete display

Gli annunci display sono un’altra tipologia di campagna pubblicitaria molto diffusa tra gli inserzionisti in quanto permette di raggiungere il 90% degli utenti Internet a livello mondiale. Questa tipologia di annuncio è visualizzabile sui portali affiliati al programma Google Adsense e sui suoi servizi (ad esempio Gmail e YouTube).

La tipologia di annunci pubblicitari display comprende una vasta gamma di formati differenti (leaderboard, rettangolo grande, rettangolo medio, skyscraper, ecc.). L’inserzionista può scegliere la tipologia di sito web su cui mostrare il proprio annuncio o addirittura selezionare un sito web specifico tra quelli affiliati a Google.

Esempio di banner su un sito web affiliato a Google.

Annunci su Google Shopping

Visualizzabili sia nella SERP che nella sezione Shopping, le campagne di Google Shopping sono composte da un’immagine del prodotto pubblicizzato e una breve stringa di testo che fornisce agli utenti informazioni relative al modello del prodotto, al costo e al venditore.

Scheda prodotto visualizzata nella SERP.

Gmail ads

Le Gmail Ads sono annunci pubblicitari visualizzabili all’interno della casella di posta in arrivo di Gmail di un utente selezionato in base ai numerosi criteri di targeting. Qualora l’utente clicchi sull’annuncio, si aprirà una pagina molto simile ad una vera e propria email, con tanto di testo, immagini e video.

YouTube ads

Il formato video sta diventando sempre più popolare grazie alla capacità di attirare l’attenzione degli utenti e trasmettere loro un messaggio in modo più diretto e accattivante grazie all’unione di immagini in movimento, testo ed effetti sonori. 

Questi annunci vengono generalmente mostrati su YouTube prima (pre-roll), durante (mid-roll) e al termine (post-roll) di un video. 

Impostare il budget

La piattaforma pubblicitaria di Google ci permette di impostare il proprio limite di spesa giornaliero e mensile. Durante l’avanzamento della campagna è possibile monitorare le performance ed effettuare in tempo reale modifiche sul budget, ricalibrandolo in base al rendimento della campagna.

Tuttavia, ancora prima di procedere con la pubblicazione della campagna, Google Ads mostrerà una previsione dei risultati che otterremo sulla base del budget, del numero di utenti da raggiungere e dalla tipologia di campagna.

Google Ads utilizza tre sistemi di determinazione del costo. Il più famoso è sicuramente il sistema pay per click (PPC), ovvero l’inserzionista paga soltanto quando l’utente effettua una determinata azione, ad esempio se clicca sul nostro annuncio per visitare il sito web, chiama il punto vendita o visualizza le indicazioni stradali per raggiungere il negozio. Vi è però la possibilità di impostare campagne basate sul sistema di costo per mille impression (CPM), che determina un costo fisso per mille visualizzazioni dell’annuncio, e sullo smart bidding, un sistema basato sull’apprendimento automatico che cerca di prevedere l’andamento di ciascuna asta.

Monitorare i risultati

L’ultimo ma importantissimo step da tenere in considerazione quando impostiamo una campagna su Google Ads riguarda il monitoraggio dell’andamento della campagna mediante i report visualizzabili all’interno della piattaforma. Queste informazioni sono estremamente utili sia durante la campagna, per verificare se ci sono modifiche da effettuare per migliorare il rendimento, sia al termine della stessa per constatare se l’inserzione ha ottenuto i risultati che desideravamo e trarre conclusioni per perfezionare le prossime. Qualora ci accorgessimo che la campagna non stia dando i risultati sperati è persino possibile interromperla definitivamente o metterla in pausa per un determinato periodo di tempo.

Conclusioni

Ora che sappiamo come funziona e quali tipologie di annunci offre Google Ads, non ci resta che passare dalla teoria alla pratica e creare la nostra prima campagna pubblicitaria su Google.

Come più volte abbiamo ripetuto, nel marketing non esiste una ricetta perfetta ma occorre sperimentare per comprendere ciò che più interessa al nostro target, quali sono i formati più accattivanti per i nostri potenziali clienti e come gestire al meglio il budget per raggiungere il giusto bacino di utenti.

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