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19/09/2023 / Marketing & comunicazione

Intelligenza artificiale: il suo ruolo nella società odierna e nel marketing

Negli ultimi tempi si sente spesso parlare di intelligenza artificiale e di come stia influenzando sempre più le nostre vite. L’IA sta infatti a poco a poco plasmando il nostro modo di vivere e di lavorare, creando contenuti multimediali di ogni genere e affiancando le aziende con software innovativi ed intelligenti. Soprattutto nel mondo del marketing e della comunicazione, l’intelligenza artificiale diventa uno strumento utile su diversi fronti: dalla creazione di contenuti multimediali, alla generazione di contenuti testuali sino all’analisi dei dati. Approfondiamo in questo articolo cos’è l’intelligenza artificiale, quali sono i principali campi applicativi e quali sono i vantaggi e svantaggi di questa tecnologia.


Che cos'è l'intelligenza artificiale?

L’intelligenza artificiale, conosciuta semplicemente come IA, è una disciplina informatica di cui si sente spesso parlare negli ultimi anni e che ha suscitato scalpore fra filosofi e scienziati. Essa è infatti in grado di emulare il comportamento e il pensiero umano trasponendolo sotto forma di output visivo, sonoro o testuale. In altre parole, la IA è in grado di scrivere testi, realizzare immagini e/o video nonché tracce sonore partendo da un semplice input, che può essere un preciso comando testuale o una richiesta vocale.

Cenni storici

In un certo senso, possiamo affermare che l’origine dell’IA risale a quella dei primissimi calcolatori negli anni ’30, creati dalla necessità di effettuare calcoli matematici di media complessità in modo rapido ed efficiente.

Tuttavia, si inizia a parlare ufficialmente di intelligenza artificiale nel 1956 durante il convegno tenutosi presso il Dartmouth College di Hanover, New Hampshire (Stati Uniti) al quale presero parte l’allora professore e matematico John McCarthy, insieme a Marvin Minsky (Harvard), Nathaniel Rochester (IBM) e il ricercatore Claude E. Shannon. L’oggetto del dibattito era discutere sulla possibilità, da parte di un calcolatore, di simulare ogni aspetto dell'apprendimento e dell'intelligenza umana.

Gli anni a seguire sono stati poi caratterizzati da una moltitudine di successi, alimentati soprattutto dallo sviluppo di tecnologie informatiche sempre più performanti. Degno di nota è l’elaboratore GPS (General Problem Solver) studiato da Newell, Shaw e Simon nel 1958.

Successi ma anche insuccessi, infatti i programmi impiegati nelle casistiche più semplici si rivelarono inadeguati alla risoluzione di problematiche più complesse. Le grandi aspettative iniziali dovettero fare i conti con il fallimento dei progetti di traduzione automatica fra i linguaggi naturali e i programmi che agivano a livello della semplice manipolazione sintattica. Tutte queste criticità portarono ad un ridimensionamento dell’IA con l’introduzione dei sistemi esperti nei primi anni 70 e conseguente impiego in ambito industriale con il programma R1 sviluppato dalla Digital Equipment Corporation nel 1982, il cui scopo era quello di aiutare a configurare gli ordini per nuovi computer.

Visti i grandi vantaggi riscontrati dalle aziende, soprattutto a livello economico, la comunità scientifica ha perseguito con successo gli studi sull’intelligenza artificiale e sul suo utilizzo in contesti lavorativi e di svago. Più precisamente, ciò che più caratterizza le IA di oggi dalle originarie sono le modiche ai contenuti e ai metodi.

I campi applicativi dell’IA

Le applicazioni dei moderni sistemi di intelligenza artificiale sono vastissime e ne risulterebbe molto difficile una loro completa catalogazione data la quantità dei settori interessati. Di seguito, un’approssimazione dei campi applicativi attualmente dominanti.

  • Settore dell’intrattenimento e dell’attività ludica: l’attività nella quale l’IA primeggia è certamente quella ludica e dell’intrattenimento, come già dimostrato dal software Deep Blue di IBM che nel lontano 1997 sconfisse il campione di scacchi Kasparov. L’IA è infatti capace di emulare un avversario in molti giochi differenti, come in quelli online o nei videogiochi.
  • Creazione di contenuti multimediali: l’intelligenza artificiale di oggi svolge un ruolo crescente nella creazione di contenuti in vari settori. Può generare immagini, filmati e tracce audio, come ad esempio dipinti digitali, fotografie realistiche e video promozionali. Ha la capacità di creare voci sintetiche per gli assistenti vocali, audiolibri o per i sistemi di navigazione. Alcuni strumenti basati sull’IA possono aiutare anche nella progettazione grafica creando loghi o banner pubblicitari. Tutto ciò rende l’AI un alleato di significativa importanza per coloro che si occupano di marketing, comunicazione e graphic designer in quanto la progettazione grafica e la creazione di contenuti multimediali sono parte integrante del loro lavoro.
  • Il controllo autonomo: l’IA è presente nelle attività quotidiane, si basti pensare agli assistenti vocali degli smartphone o nelle case, capaci di gestire autonomamente i nostri bisogni e interagire con altri dispositivi. Anche le automobili di ultima generazione sono un esempio perfetto, dato che sono integrate da sistemi digitali smart che gestiscono autonomamente varie componenti dell’auto. Alcuni modelli sfruttano addirittura l’apprendimento automatico per insegnare all’automobile a guidare in sicurezza in diversi contesti e a identificare gli oggetti per evitare incidenti.

Tipologie di IA

Una prima distinzione tra le tipologie di intelligenze artificiali è quella formulata dalla ricerca e dall’automazione, che le classificano in IA Forte e IA Debole.
L’IA debole ha funzionalità limitate e integra degli algoritmi che sono costruiti per svolgere compiti specifici, piuttosto che possedere capacità cognitive complete come il cervello umano, un esempio sono gli assistenti vocali. L'IA debole, infatti, entra in azione alla presenza di una risposta programmata, ovvero elabora dei dati sulla base di informazioni conosciute e le classifica in base al programma, non potendo quindi deviare dal percorso programmato. L’ampio utilizzo è giustificato dalla capacità di risolvere attività molto più velocemente di quanto possano fare gli umani.

D’altro canto, l’IA forte è al momento una realtà più teorica che pratica, essendo un’intelligenza ipoteticamente capace di apprendere e comprendere un qualsiasi compito intellettuale, proprio come un essere umano. La tecnologia che vi è alla base è quella dei sistemi esperti che vogliono riprodurre le prestazioni e le conoscenze delle persone competenti in un determinato campo. Opera in tre fasi distinte: la prima riguarda la base di partenza, che consiste in regole e procedure di cui il sistema ha bisogno nel corso del suo operato. La seconda consiste nell’applicazione dei dati e delle nozioni. L’ultima è l’interfaccia utente ove si profila l’interazione tra la macchina e l’essere umano.

Vantaggi e svantaggi

Prima di iniziare a utilizzare l’intelligenza artificiale, è giusto conoscerne anche i vantaggi e gli svantaggi che apporta all’utente.

I vantaggi

  • Rapidità: la raccolta e l'analisi di grandi quantità di dati possono essere eseguiti in modo più rapido rispetto al lavoro umano.
  • Risparmio di tempo e di denaro: l'IA può automatizzare procedure lunghe e spesso monotone che richiedono tempo. Può anche essere utilizzata per ridurre i costi nella produzione, migliorando così l'efficienza.
  • Migliora la qualità del lavoro: prendendo d’esempio il settore industriale, l’intelligenza artificiale può aiutare a identificare eventuali criticità nelle catene di montaggio e prevenire guasti o interruzioni.

Gli svantaggi

  • Mancanza di creatività: l'intelligenza artificiale prende decisioni puramente analitiche ma a volte non sono quelle corrette o richieste. Questo significa che l’IA necessita del costante intervento dell’uomo: senza input precisi e dettagliati sulla tipologia di creatività necessaria, l’IA non restituisce risultati desiderati.
  • Disinformazione: una delle problematiche sorte dall’utilizzo dell’IA è la mancata distinzione tra le notizie che sono false e quelle che sono invece vere, restituendo quindi informazioni non sempre accurate.

Come l’IA può essere un alleato per chi si occupa di marketing?

Realizzare immagini con l’IA

L’IA odierna si è evoluta a tal punto da cambiare il panorama di molti settori. Uno in particolare è quello della creazione dei contenuti e specialmente la realizzazione di immagini. Esistono infatti diversi software di intelligenza artificiale studiati per questo scopo. Il funzionamento è intuitivo: da un semplice input testuale il programma genera un’immagine, che può essere una fotografia realistica, un dipinto, la rappresentazione di un panorama e molto altro.

Ma perché adottare questa tipologia di intelligenza artificiale? Chi decide di adottare uno strumento IA di questo tipo, si pone come obiettivo la realizzazione di immagini che possono servire da ispirazione per un progetto o per mettere in risalto un determinato prodotto.

Scrivere testi con l’IA

Oltre alla realizzazione di contenuti multimediali, l’IA sta suscitando scalpore anche nell’ambito della scrittura. Esistono infatti diversi strumenti, come l’oramai famoso ChatGPT di OpenAI, che permettono di scrivere testi su argomenti di ogni tipo.

Creare newsletter performanti

L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando anche il mondo dell’email marketing. Grazie ai tool più recenti, è infatti possibile realizzare template grafici e testi per newsletter accattivanti, efficienti e senza perdere enormi quantità di tempo.

L’IA supporta l’utilizzatore in tutte le fasi di costruzione della mail, migliorandone l’efficacia e fornendo spunti nella personalizzazione dei contenuti. Più precisamente, genera per prima cosa la riga di oggetto, ossia l’elemento principe che determina il successo o il fallimento di una campagna, soprattutto per ciò che riguarda i tassi di open rate. Segue il testo della mail, molti strumenti IA di email marketing integrano la tecnologia di ChatGPT all’interno del loro software per generare automaticamente il contenuto della newsletter e nella lingua di preferenza. Infine l’IA si occupa del design, producendo il miglior layout, grafica e scelta dei colori, a seconda che la mail sia a scopo promozionale, informativo o altro.

Progettare siti web e landing page

Sembra quasi surreale ma l’IA odierna è capace addirittura di generare siti web e landing page da zero. Nel caso dei siti web basta selezionare il tipo di sito desiderato sulla base del proprio business, il layout e lo schema colori ed ecco che l’IA ne crea, in pochi minuti, una prima versione. Un discorso simile vale anche per le landing page. Gli strumenti di IA marketing possono realizzarle a secondo dell’obiettivo della landing prendendo in considerazione input testuali contenenti le parole chiave e il settore merceologico di interesse.

Fornire supporto ai clienti tramite Chatbot e Virtual assistant

L’IA può supportare i clienti grazie a programmi di assistenza virtuale, come Chatbot e/o Virtual assistant.
Questi software sono basati sull’intelligenza artificiale ed offrono assistenza al cliente a 360 gradi, 24 ore su 24. Possono rispondere a domande, risolvere problematiche e fornire svariate informazioni attraverso una chat online tra l’utente e il bot, velocizzando di conseguenza le operazioni di assistenza.

Analizzare i dati e prevedere le tendenze future

Un’innovazione importante nel mondo del marketing e dell’IA è l’impiego di quest’ultima per l’analisi dei dati e la previsione dei trend di mercato. L’IA, attraverso algoritmi di apprendimento automatico, acquisisce questi dati e li elabora per identificare correlazioni, modelli e relazioni ed esegue previsioni sulle tendenze future di mercato. Questi strumenti IA sono utilizzabili per vari scopi. Ad esempio, alcune società li utilizzano per identificare potenziali opportunità di investimenti o per ottenere suggerimenti e raccomandazioni su di essi.

Ottimizzare i budget tramite il Programmatic Advertising

Le intelligenze artificiali, oltre che alla creazione di contenuti e all’analisi dei dati, stanno divenendo fondamentali anche per studiare i dati di una campagna pubblicitaria, ottimizzando e massimizzando le prestazioni in modo automatico, grazie all’assistenza del Programmatic Advertising.
Questo particolare strumento è studiato per la pubblicità online e consente di raggiungere il target corretto al minor costo possibile e nel giusto momento. Sostanzialmente, il Programmatic Advertising acquisisce una mole di dati forniti da fonti quali cookie o sistemi di monitoraggio e consente di individuare il cliente a target. Successivamente acquista automaticamente gli spazi pubblicitari più idonei ad essere visualizzati dall’utente che si vuole raggiungere.

Conclusioni

Possiamo affermare che l’intelligenza artificiale è un’alleata eccellente dell’essere umano, dato che lo assiste nel trovare spunti nuovi e interessanti o a risparmiare enormi quantità di tempo in attività monotone e noiose. Chiaramente, è sempre bene considerare l’importante capacità di pensiero creativo, di risoluzione dei problemi e la comprensione dei sentimenti da parte dell’uomo, soprattutto in vista delle IA del future, che saranno ancor più “intelligenti” e integrate nella società.

In questo articolo abbiamo anche analizzato quanto l’IA possa essere utile per tutti coloro che si occupano delle attività di marketing, comunicazione e progettazione grafica in quanto può essere davvero un valido strumento per svariate applicazioni: dalla creazione di contenuti, siti web e newsletter, all’ottimizzazione del budget per l’online advertising, sino all’analisi dei dati e alla previsione delle tendenze future.

L’utilizzo dell’IA, tuttavia, deve essere fatto con diligenza. Non deve in alcun modo sostituire l’uomo e il suo operato, o potrebbe risultare estremamente dannoso. Proprio come è accaduto per l’industria del cinema, dove gli attori hanno protestato contro l’IA e il potenziale sfruttamento di questa nel mondo della recitazione, dato che porrebbe a rischio le loro carriere emulando la loro immagine, i loro comportamenti e persino la voce.

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