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23/02/2023 / Marketing & comunicazione

Digital Marketing Trend 2023: cosa aspettarsi dal mondo digitale

Cosa ci riserva il mondo digitale nel 2023? Ci siamo davvero lasciati alle spalle il periodo dei grandi mutamenti? In questo articolo analizziamo i più importante trend di digital marketing per guidare la nostra strategia nel 2023.

Anche quest’anno è arrivato il momento di parlare di ciò che ci aspetta nel 2023 a livello di digital marketing. E anche quest’anno ci affidiamo al Digital 2023 Global Overview Report, redatto da Meltwater e We Are Social, sulla base dei dati raccolti dalle maggiori società di ricerca al mondo, come GWI, Statista e Similarweb.

Oggi, nel mondo, ci sono 5,16 miliardi di utenti Internet, il che significa che il 64,4% della popolazione totale mondiale è ora online. Un aumento dell’1,9% rispetto all’anno scorso (ed è una stima al ribasso). Gli utenti social sono invece 4,76 miliardi, pari a poco meno del 60% della popolazione globale totale.

Considerando questi dati, poter osservare da vicino le abitudini degli utenti online è un’opportunità imperdibile.

Ma non sono solo i dati a rendere questi report così interessanti. Infatti, se pensavamo di esserci lasciati alle spalle il periodo dei grandi mutamenti, causati principalmente dalla pandemia, ci sbagliavamo: gli scorsi 12 mesi sono stati interessati da profondi cambiamenti, che hanno finito per cambiare le abitudini digitali, come accade sempre più spesso.

Ecco quindi che rimanere aggiornati sullo stato del digitale è imprescindibile, oltre che utile, per orientare le nostre scelte di marketing.

Pertanto, senza ulteriori indugi, vediamo quali sono i più interessanti digital marketing trend del 2023.

Le abitudini americane non sono rappresentative di tutto il mondo

I tassi di adozione di Internet eguagliano o superano il 99% in un totale di 8 paesi, mentre 55 paesi godono di tassi di adozione di Internet superiori al 90%. Ciò che potrebbe sorprendere è che l'adozione di Internet in Nord America in realtà è al di sotto dell'adozione di Internet nell'Unione Europea e nel Regno Unito: il 91,8% della popolazione degli Stati Uniti è online, piazzando il paese solo al 45° posto della classifica globale. Non solo, il Nord America rappresenta solo il 6,7% della popolazione Internet del mondo.

Sebbene sia innegabile che le tendenze digitali che nascono e si esportano dagli USA siano significative, pensare che esse siano rappresentative dell’intero bacino di utenti è sbagliato, soprattutto se il nostro target si estende (o si limita) a paesi oltre gli USA.

Quindi, cerchiamo di andare oltre la narrativa USA-centric, di scavare un po' più a fondo per carpire quali siano realmente le abitudini digitali del nostro target di riferimento. 

Cala il tempo speso online

Sebbene, come abbiamo appena visto, i dati di diffusione di internet restituiscano risultati impressionanti, se si guarda al tempo effettivo speso online dagli utenti si noterà un declino di quasi il 5% rispetto all’anno scorso. GWI riferisce, infatti, che l'utente medio ha ridotto di 20 minuti al giorno la quantità di tempo che trascorre utilizzando Internet.

Una cosa interessante da notare in questo grafico è che il dato attuale di 6 ore e 37 minuti è molto simile al dato del 2019, prima che il Covid entrasse nelle nostre vite, stravolgendo le nostre abitudini.

Cosa potrebbe voler dire tutto ciò? Forse che, complici il rilassamento delle restrizioni anti-Covid e un ritorno alla normalità per buona parte della popolazione, gli utenti sono più coscienti del tempo speso online e prioritizzano la qualità piuttosto che la quantità.

Ma quindi cosa spinge le persone a passare tempo online?

Trovare informazioni, rimanere in contatto con amici e famigliari e rimanere aggiornato sulle ultime news ed eventi sono le motivazioni principali per cui le persone passano del tempo online.

E sebbene, come abbiamo detto, le persone tendano a passare meno tempo online rispetto agli anni di pandemia, quest’ultima ha decisamente cambiato per sempre alcune abitudini, prima fra tutte la tendenza a fare shopping online. Il fatto che, ad oggi, il numero di persone che acquistano beni di consumo online sia cresciuto dell’8,3% suggerisce che, sebbene inizialmente l’abitudine sia nata quasi per costrizione, essa si sia mantenuta per comodità.

Quindi, cerchiamo di sfruttare al meglio il tempo passato dagli utenti online. Un tempo che peraltro dobbiamo condividere con una serie di altri attori digitali. Comunicazioni mirate e che non si estinguano nel solo digitale saranno le leve giuste per arrivare al pubblico.

Il digital advertising cresce

Un altro trend iniziato durante il Covid e affermatosi anche successivamente è la crescita del digital advertising, uno dei settori che ha più beneficiato di questa situazione.  

I dati di Statista rivelano che la quota riservata al digitale della spesa pubblicitaria globale totale è aumentata del 27,7% dal 2019, passando dal 57,4% nel 2019 al 73,3% nel 2022.

Nel mondo della pubblicità digitale, le piattaforme di social media sembrano essere state le maggiori beneficiarie del passaggio al digitale.

Considerando il trend di crescita, non sarebbe troppo azzardato pensare che esso non si fermerà nemmeno quest’anno. E, forse, il fatto che la crescita non si sia arrestata nemmeno quando siamo tornati alla normalità dovrebbe indurre a pensare che il ritorno sull’investimento è più che positivo. Tra poco scopriremo perché.

Evolvono I comportamenti sui social

Un trend che non sembrava conoscere flessioni ma che invece ha subito una battuta d’arresto senza precedenti è quello relativo al numero degli utenti social al mondo.

Complice il Covid-19, il numero di utenti social era aumentato di quasi il 30% dall’inizio della pandemia. Tuttavia, i tassi di crescita hanno subito una battuta d’arresto.

Detto questo, le persone trascorrono sempre più tempo sui social: l’utente medio in età lavorativa trascorre più di 2 ore e mezza al giorno utilizzando piattaforme social, la cifra più alta mai registrata, soprattutto se si pensa al calo del tempo complessivo trascorso utilizzando Internet, di cui abbiamo discorso poco fa.

Questo dato ci fornisce anche un’ulteriore punto di vista a giustifica dell'aumento della spesa pubblicitaria sui social media.

Ma su quali piattaforme gli utenti spendono la maggior parte del tempo?

Se guardiamo al numero di utenti attivi su base mensile, Facebook risulta essere ancora sul podio, mentre i più chiacchierati Instagram e TikTok si trovano rispettivamente al quarto e sesto posto.

Se si guarda invece al tempo speso sulla piattaforma, le cose cambiano leggermente: sebbene app come YouTube, Facebook e Instagram figurino sempre sopra TikTok, quest’ultima ha registrato una crescita annua del 19,7%, un dato a cui le altre piattaforme nemmeno si avvicinano.

Ma anche osservando questo dato, non è tanto TikTok a sorprenderci ma Facebook, che comunque registra una media di 19 ore e 43 minuti di utilizzo mensile. Non male per un’app che molti considerano “morta”.

Detto questo, è chiaro che i tassi di engagement sui social “più vecchi” rimangono in calo e i vanity metrics non sono più da tempo testimonianza assoluta di successo.

Le app social preferite

Tutti i dati snocciolati finora tengono conto dell'uso attivo di ciascuna piattaforma ma non ci dicono effettivamente quale piattaforma preferiscono gli utenti né l’uso che fanno di ognuna quotidianamente.

Sebbene il termine “preferito” abbia una connotazione piuttosto soggettiva, che si riflette inevitabilmente in questi dati, anche qui ci sono delle sorprese.

Se Whatsapp, vuoi per l’utilità intrinseca, si piazza al primo posto, al secondo e al terzo troviamo rispettivamente Instagram e Facebook, separate da pochissimi punti percentuale. Anche in questo caso, TikTok compare solo al quinto posto. Tuttavia, vale la pena sottolineare che la quota di voti di TikTok è aumentata del 42% (+1,8 punti percentuali) rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, quindi la popolarità della piattaforma è chiaramente in ascesa.

Gli utenti non stanno abbandonando i vecchi social

Abbiamo già parlato in passato del tasso di sovrapposizione degli utenti nelle varie app che fa si che appena l'1% degli utenti di una data piattaforma social sia in realtà unico per quella piattaforma.

Queste sovrapposizioni di pubblico sfatano anche il mito ampiamente diffuso secondo cui le persone stanno "abbandonando" i vecchi social in favore di piattaforme più giovani.

Ad esempio, tra gli utenti di tutto il mondo di età compresa tra 16 e 64 anni l’82,5% degli utenti di TikTok utilizza ancora Facebook ogni mese; e l’84,3% degli utenti di Telegram utilizza anche WhatsApp ogni mese;

Quindi, le persone utilizzano ancora un ampio portfolio di piattaforme social.

Cresce l’uso dell’intelligenza artificiale applicata ai contenuti

È impossibile non citare tra i trend digitali del 2023 la diffusione delle app di intelligenza artificiale per la creazione dei contenuti.


Chat GPT è, infatti, solo uno dei tanti strumenti di intelligenza artificiale che si stanno affacciando sul mercato, ritagliandosi un ruolo non indifferente. Sebbene siano ancora tanti i punti da chiarire circa il loro utilizzo, primo fra tutti il riconoscimento dei diritti d’autore, considerando che attualmente queste app pescano da fonti e articoli come questo per formulare le risposte, è verosimile pensare che il tema avrà posto nell’orizzonte digitale del 2023.

Basti pensare che Microsoft ha stretto un accordo con ChatGPT per includerlo nel proprio motore di ricerca Bing e che Google ha risposto a ciò presentando Bard.

Quindi, aspettiamoci miglioramenti di performance ed e applicazioni sempre più spinte ma anche un’escalation nei dibattiti sulla legalità, l'etica e il potenziale uso improprio di questi strumenti.

I trend che non si sono confermati

Per concludere questo articolo, ci sembra doveroso parlare anche di quei trend che hanno goduto di grande hype ma che non hanno confermato le aspettative.

Tra questi troviamo sicuramente le criptovalute e gli NFT. Sebbene lungi dall’essere totalmente spariti, sicuramente lo scetticismo ha prevalso su questi tipi di asset digitali, soprattutto per ciò che riguarda le criptovalute, percepite più come strumenti di speculazione finanziaria che non vere e proprie valute. 

Anche il metaverso, dopo l’hype del 2022, stenta a decollare, nonostante gli sforzi di Zuckerberg.

È tutto perduto quindi? Non è detto. Se c’è una cosa che ci insegna il digitale è proprio che tutto può succedere. In positivo o negativo che sia.

Tirando le somme

Osservare il comportamento degli utenti online e i trend che li accompagnano è un esercizio necessario per saper cogliere l’attimo quando si parla marketing digitale. Non bisogna però fare l’errore di prendere tali trend come certezze assolute: il mondo digitale muta talmente velocemente che rischieremmo di rimanere legati a vecchie concezioni, senza nemmeno rendercene conto.

Detto questo, i trend che abbiamo elencato possono aiutarci ad avere un quadro più completo di ciò che sta accadendo nel breve e medio termine.

Sicuramente, le piattaforme social continueranno a influenzare le nostre vite, cambiando il modo in cui ci informiamo, ci intratteniamo, le nostre opinioni e le influenze.

Il rovescio della medaglia di tutto ciò, inclusa l’ascesa di tool come ChatGPT, è un minor controllo e fact-checking di ciò che si legge online, complice la fretta e la tempestività con cui tutto avviene nel mondo digitale. 

Di conseguenza, non è mai stato così importante trovare dati precisi e rappresentativi per prendere decisioni di marketing davvero informate. EOS Mktg&Communication può aiutarti in questo. Contattaci per conoscere più da vicino i nostri servizi.

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