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01/10/2021 / Marketing & comunicazione

Come creare una strategia di visual content marketing efficace

Il visual content marketing è una strategia di digital marketing che consente di comunicare con il proprio target di riferimento utilizzando un formato visivo accattivante e coinvolgente in grado di catturare la loro attenzione nel giro di pochi secondi. Leggi l’articolo per scoprire in cosa consiste esattamente il visual content marketing, perché è uno strumento di comunicazione estremamente potente e come creare una strategia efficace.  

Un celebre proverbio recita: un’immagine vale più di mille parole. E difatti, almeno, nel mondo del digital marketing è così. Il costante flusso di informazioni e contenuti a cui gli utenti sono sottoposti quotidianamente ha portato gradualmente ad una riduzione della loro soglia d’attenzione e di concentrazione, rendendo più difficile la comunicazione online. Ciò è sicuramente uno svantaggio per i brand, aziende e per tutte quelle realtà che ambiscono a utilizzare i canali digitali per raggiungere determinati obiettivi come ad esempio incrementare la visibilità, fare brand awareness, promuovere i propri prodotti e/o servizi, ecc.

Tuttavia, esistono tecniche e strumenti di marketing e comunicazione che consentono di superare questo ostacolo in quanto aiutano a coinvolgere il target catturandone l’attenzione e tenendolo incollato allo schermo. Fra queste vi è il visual content marketing.

Vediamo di cosa si tratta, quali sono i vantaggi, le best practice e alcuni esempi di brand che hanno fatto dei contenuti visual un loro punto di forza nella strategia digitale.

Che cos’è il visual content marketing

Il visual content marketing è una forma o potremmo dire una sottocategoria del content marketing (marketing dei contenuti). Questa strategia si basa sulla realizzazione e pubblicazione di contenuti visivi con l’obiettivo di comunicare, intrattenere, informare, suscitare un’emozione e/o la curiosità e provocare una reazione negli utenti.

Grazie alla loro originalità, immediatezza e facilità di condivisione, i contenuti grafici risultano essere tra gli elementi più efficaci e ad alto impatto emotivo. Per questo la loro presenza è oggi di imprescindibile importanza. Se, infatti, qualche anno fa gli utenti prestavano molta più attenzione al contenuto testuale in sé e le immagini erano spesso considerate un semplice accessorio di accompagnamento o a volte nemmeno prese in considerazione nella progettazione di un post, oggi raramente vi è un sito o una pagina social priva di contenuti visivi, proprio per il valore aggiunto e l’impatto che attribuiscono a ciò che pubblichiamo.

Perché il visual content marketing è importante

L'essere umano, per natura, tende a comprendere e interpretare meglio le informazioni quando sono presentate all’interno di un formato visivo. Basti pensare, infatti, che circa il 50% del nostro cervello è coinvolto nei processi di elaborazione visiva e che il 70% dei nostri recettori sensoriali si trova negli occhi.

Sia gli esperti di marketing che gli utenti hanno inoltre confermato quanto i contenuti visivi siano davvero uno dei formati più efficaci che attualmente abbiamo a disposizione. Secondo i risultati di alcuni studi e sondaggi realizzati all’interno del settore del digital marketing, il 49% dei professionisti valuta questa tipologia di contenuto come estremamente vitale per la loro strategia, il 22% come importante e il 19% afferma che le proprie attività di comunicazione non esisterebbero senza contenuti visual. Per quanto riguarda gli utenti, invece, alcuni studi hanno rilevato che quando essi ascoltano le informazioni, è probabile che tre giorni dopo ne ricordino solo il 10%. Tuttavia, se le stesse informazioni sono accompagnate da un'immagine pertinente, gli utenti ricorderanno oltre il 65% delle informazioni dopo lo stesso periodo di tempo preso in esame.

Ecco perché foto, infografiche, video, meme, gif, ecc. sono strumenti di comunicazione potentissimi ed estremamente efficaci e che trovano sempre più spazio nelle strategie di digital marketing dei brand.

Come creare una strategia di visual content marketing

Come tutte le strategie, anche quella di visual content marketing richiede un’analisi e una pianificazione approfondita.

Identifica gli obiettivi della tua strategia

Il primo step riguarda la definizione degli obiettivi che desideriamo raggiungere. Chiediamoci come vogliamo sfruttare i contenuti visivi, in che modo potranno migliorare la nostra strategia e per quali obiettivi. Le risposte possono essere molteplici:

  • Aumentare la brand awareness
  • Migliorare la brand reputation
  • Fare lead generation
  • Aumentare l’engagement
  • Convertire a un’azione
  • Vendere un prodotto o servizio
  • Aumentare il traffico sul sito web
  • Ottenere un vantaggio competitivo rispetto ai competitor

Ovviamente non esiste una ricetta perfetta o un contenuto che si sposi completamente a ciascun obiettivo. Come più volte abbiamo scritto nei nostri articoli, il marketing è fatto soprattutto di test e prove per capire ciò che funziona e ciò che invece non ha appeal sul nostro target. Ciò che sicuramente può aiutarci in un primo momento è analizzare la tipologia di contenuto e formato che ha performato meglio e quindi più adatta al nostro pubblico.

Analizza il tuo target e individua le giuste piattaforme

Una buona strategia di marketing dovrebbe mettere al centro dell’attenzione l’utente e le sue necessità. Pensiamo quindi a chi potrebbero essere gli utenti potenzialmente interessati al nostro business e quali sono i loro bisogni, chiedendoci poi come la nostra azienda può rispondere a tali bisogni.

Per aiutarci in questo esercizio, possiamo creare delle Buyer Personas: figure inventate ma realistiche attraverso le quali individuare i bisogni, anche inespressi, dei nostri potenziali clienti. In poche parole, immedesimiamoci nei nostri potenziali clienti, chiediamoci chi sono, quali esigenze, necessità, desideri hanno. Diamogli un nome, un volto, un’esperienza personale e lavorativa per renderli il più realistici possibile. Creare questi identikit ci consente di conoscere meglio i nostri clienti e avvicinarci alla loro mentalità: più conosciamo il nostro target più abbiamo la possibilità di dire loro la cosa giusta.

Passiamo poi all’analisi delle piattaforme digitali che abbiamo a disposizione per capire anche i canali sui quali possiamo avere più chance di incontrare la nostra audience.

Definisci la tipologia di contenuto

Il digitale mette a disposizione numerosi tipi di contenuti visivi, ognuno dei quali dotato delle proprie caratteristiche e vantaggi. Prima di analizzarle nel dettaglio e vedere alcuni esempi di strategie di visual content marketing messe in pratica da alcuni brand, è importante ricordare che i contenuti che scegliamo di pubblicare devono essere di qualità. Ciò non significa che abbiamo necessariamente bisogno di un video maker o di un grafico professionista per fare visual content marketing, ma almeno che i contenuti che realizziamo siano ben pensati e in linea con gli obiettivi che vogliamo raggiungere, e che abbiano una grafica coerente con l’immagine coordinata del nostro brand. Presta attenzione, inoltre, al copyright per evitare di violare il diritto d'autore altrui e incorrere in sanzioni.

Immagini e foto

La prima tipologia di formati visivi che abbiamo a disposizione sono sicuramente le immagini e le foto. Questo tipo di contenuto risulta essere ancora oggi il formato più popolare e di significativa importanza. Basti pensare che le statistiche mostrano che i post in cui sono incluse le immagini hanno il 94% in più di visualizzazioni rispetto a quelli che ne sono sprovvisti.

Video

Una forma di content marketing che sta diventando sempre più popolare è il video marketing. I video, grazie alla loro capacità di catturare l’attenzione degli utenti e tenerli incollati allo schermo, risultano essere, secondo le statistiche, tra i contenuti visivi più efficaci, originali e creativi che possiamo includere nella nostra strategia di visual content marketing.

Il 93% dei marketer ha dichiarato che i video giocano un ruolo di fondamentale importanza nella propria strategia di marketing, mentre l’86% delle aziende ha affermato di utilizzare i video come strumento di comunicazione.

La gamma di video che possiamo produrre è molto ampia: sulla base dei nostri obiettivi possiamo scegliere se produrre un video corporate; video esplicativi per mettere in luce le caratteristiche dei nostri prodotti o servizi; video tutorial per chiarire il funzionamento di un prodotto; video dimostrativi che includono le testimonianze dei consumatori/utilizzatori; o ancora video di eventi realizzati per occasioni speciali o che mostrano la vita quotidiana della nostra azienda.

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Un esempio di video corporate commissionato in occasione del nostro 10° anniversario aziendale, realizzato con l’obiettivo raccontare l'attività aziendale, la sua mission e i suoi valori.

Infografiche

Le infografiche sono un formato visivo molto diffuso nel mondo digitale. Esse permettono di trasmettere informazioni, di coinvolgere i lettori e catturare la loro attenzione nel giro di pochi secondi in quanto la componente visiva consente di rendere la comunicazione più immediata e di trasmettere dati (anche numerici) ed informazioni in modo più diretto.

PER APPROFONDIRE: Come creare un’infografica efficace: strumenti e consigli

Dalla teoria alla pratica: Mc Donald’s

La catena di ristoranti di fast food di origine statunitense McDonald’s ha realizzato una serie di infografiche come parte della sua campagna per informare i clienti su come vengono effettivamente preparati i prodotti e mettere a tacere le voci critiche circa la qualità delle pietanze. Le infografiche si sono dimostrate il formato più adeguato a tale scopo, in quanto uniscono informazioni e dati ad una veste grafica molto più attraente rispetto alla sola componente testuale.

GIF

Le GIF, acronimo di Graphics Interchange Format, sono immagini digitali di tipo bitmap che nascono nel 1987 dall’idea di Steve Wilhite di realizzare un formato che funzionasse su tutti i computer e che al tempo stesso fosse abbastanza leggero da poter essere caricato anche in caso di connessioni lente. Con la diffusione del World Wide Web e in particolar modo dei social network, le GIF sono diventate uno dei formati più diffusi insieme al Jpeg.

Questo formato grafico animato consente di realizzare contenuti più creativi e immediati rispetto alle immagini statiche. Spesso le GIF vengono realizzate per lanciare un nuovo prodotto, promuovere un determinato evento o in occasione di alcune festività. 

Le GIF consentono al brand di comunicare con il proprio target in un modo più colloquiale e creativo, distinguendosi dalla massa, oltre che di ottenere visibilità e aumentare la propria brand awareness grazie all’alto potere di condivisione tra gli utenti.

Dalla teoria alla pratica: Starbucks

Il team di digital marketing della catena statunitense di caffetteria Starbucks, è solita utilizzare sui propri canali social e mettere a disposizione degli utenti GIF divertenti che includono un riferimento a un periodo dell’anno particolare o alcuni dei propri prodotti di punta.

Meme

Il termine “meme” nasce da un neologismo del biologo evolutivo e divulgatore scientifico Richard Dawkins, creato a partire dalla parola greca “mímema” ossia “imitazione” e si riferisce a idee, comportamenti o azioni che si diffondono attraverso principalmente social network e blog, diventando spesso virali. I meme generalmente assumono la forma di un'immagine, una GIF o un video e rappresentano attualmente uno degli strumenti di comunicazione più efficaci grazie alla loro capacità di evocare emozioni, ironizzare su una determinata tematica e rimanere impressi nella mente degli utenti, oltre che essere un contenuto che fortemente incoraggia gli utenti alla condivisione dello stesso.

All’interno della nostra strategia di visual content marketing, possiamo scegliere se creare un nuovo meme partendo da zero o utilizzarne uno già esistente, adattandolo al proprio brand. La prima scelta è sicuramente più difficile e la realizzazione di un nuovo meme richiede maggior tempo e risorse, ma se prodotto in modo adeguato, vi è la concreta possibilità che diventi virale e che raggiunga un ampio bacino di utenti che assoceranno un determinato contenuto al nostro brand.

Dalla teoria alla pratica: Gucci

Nel 2017, Gucci, casa di moda di lusso italiana, ha lanciato sui propri canali social una campagna basata sui meme per promuovere la nuova collezione di orologi Le Marchè des Merveilles. Per la campagna #TFWGucci, il brand ha chiesto ad artisti provenienti da tutto il mondo tra cui @williamcult@beigecardiganm e @emilianoponzi di creare una serie di meme che rappresentassero il concetto “That Feeling When Gucci”.

Attraverso questa campagna di meme, il brand di lusso ha cercato di dimostrare di essere al passo coi tempi e, soprattutto, di avvicinare il brand a una platea di utenti giovanissimi.

Crea un calendario editoriale

Dopo aver scelto i canali e la tipologia di post più adatti alle nostre esigenze, possiamo creare un calendario editoriale che ci aiuti a programmare e tenere traccia della distribuzione dei contenuti sui vari canali scelti, del focus dei contenuti e della loro cadenza.

Individua i trend del momento

Il mondo digitale cambia costantemente e velocemente e stare al passo con i tempi darà agli utenti l’impressione di un’azienda dinamica e attenta alle ultime tendenze.

Fra queste vi sono sicuramente i video, che stanno spopolando sia come contenuto native che di advertising in quanto riescono ad intrattenere, ottenere più engagement dando ai brand l’opportunità di comunicare un determinato messaggio in modo più immediato e con un formato accattivante rispetto, ad esempio, ad un semplice testo. Anche le infografiche si stanno dimostrando un formato in costante ascesa in quanto riescono a fornire un importante mole di numeri e dati in maniera veloce, rispondendo quindi all’esigenza degli utenti di informarsi ma nel minor tempo possibile.

Misura i risultati

Infine, per capire se la nostra strategia di visual content marketing è efficace dobbiamo analizzare costantemente i risultati ottenuti: avvaliamoci di piattaforme di monitoraggio come Google Analytics e analizziamo le cosiddette vanity metrics – link, commenti e condivisioni – messe a disposizione delle piattaforme stesse.

Non fermiamoci qui però: ascoltiamo il nostro pubblico per capire effettivamente cosa pensano di noi e dei nostri contenuti.

Ora tocca a te passare dalla teoria alla pratica

Vediamo ora quali sono alcuni degli strumenti disponibili online che ci possono supportare nel creare i nostri contenuti visivi.

Hai mai sfruttato i contenuti visivi per dare un tocco in più alla tua strategia di marketing? Quali contenuti funzionano di più per il tuo brand? Raccontaci la tua esperienza nei commenti e contattaci per conoscere più da vicino i nostri servizi di consulenza di digital marketing.

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