Storie, dirette e nuove funzionalità con un solo obiettivo: offrire novità. I social media si sono evoluti, e con loro anche i contenuti e gli utilizzi. Brand e professionisti del digitale devono farsi trovare preparati, se non vogliono rimanere indietro. In questo articolo faremo il punto della situazione sulle principali piattaforme, vedremo come si sono evoluti i social media e proveremo a capire in che direzione stanno andando.
Dire che internet si muove ad una velocità sempre maggiore sarebbe riduttivo: le innovazioni tecnologiche e gli aggiornamenti dei software sono all’ordine del giorno e non accennano a rallentare. Di pari passo, anche i social media si stanno evolvendo, cercando di offrire nuove funzionalità ai propri utenti per mantenerli online il più a lungo possibile. È ovviamente difficile prevedere il futuro del mondo digitale, ma comprendere il presente è certamente necessario per tutti coloro che lavorano coi social e che vogliono sfruttare tutte le loro potenzialità.
Un po' di dati
Per iniziare, affidiamoci alla ricerca svolta da Appannie. Sono state scaricate circa 74 miliardi di app social in totale fino al momento di stesura di questo articolo (3,2 miliardi solo nel primo trimestre del 2021, sulle quali sono state trascorse 740 miliardi di ore complessive, pari al 44% del tempo trascorso su tutti i dispositivi mobile), e sono stati spesi oltre 22,2 miliardi di dollari per quelle app.
I consumatori però stanno passano a un'esperienza incentrata sui video realizzati da cosiddetti “creatori di contenuti”. Sebbene Facebook e Whatsapp siano comunque tra le app più scaricate, sono i video player a farla da padrone, in particolare quelli con contenuti video di breve durata e live streaming, che sono saliti notevolmente nelle classifiche, con TikTok il nuovo numero 1 in carica per download e Snapchat nella top 10. Si stima che il tempo totale trascorso sulle app di questo tipo supererà il mezzo trilione di ore sui soli telefoni Android al di fuori della Cina nel 2021. Ne è una dimostrazione il fatto che il tempo medio mensile per utente trascorso su TikTok ha superato quello di YouTube negli USA.
Tutto ciò ha portato alla nascita di quella che viene definita “Creators economy” (l’economia dei creatori di contenuti): gli utenti sono ora molto propensi a donare dei “regali” (solitamente soldi) durante le trasmissioni di diretta degli influencer che creano contenuti. Ad esempio, Twitch ha introdotto i Bit, monete virtuali (ma acquistabili con valuta reale) che permettono di esprimere apprezzamento verso uno streamer e supportarlo finanziariamente, in aggiunta al classico abbonamento per accedere a contenuti esclusivi. Lo stesso vale anche per TikTok. Per questo motivo TikTok e Twitch si classificano tra le prime 10 app per spesa dei consumatori e la stima sulla spesa fino al 2025 si attesta intorno ai 78 miliardi di euro.
Principali novità dal mondo social
Leggendo i dati riportati qui sopra, non sorprende che il mondo dei social media sia in costante mutamento. Tutte le piattaforme lavorano quotidianamente per apportare modifiche e nuove funzionalità che permettano agli utenti di usufruire di servizi e attività di vario genere, da dirette streaming a brevi video, passando per podcast e giochi.
Andiamo ora a vedere più nello specifico come si stanno evolvendo le principali piattaforme social, cercando anche di prevedere una potenziale evoluzione futura e identificarne le caratteristiche più peculiari.
Facebook
I social appartenenti alla galassia di Mark Zuckerberg sono forse quelli che più si sono evoluti a partire dalla loro prima messa online, e si stanno anche influenzando vicendevolmente. Tra scandali più o meno noti (da Cambridge Analytica all’inchiesta sugli effetti negativi di Instagram sui giovani) e problematiche tecniche più o meno evidenti (ultima, al momento della stesura di questo articolo, il down di tutte le piattaforme nella giornata di lunedì 4 ottobre 2021), questi social network sono comunque rimasti tra i più utilizzati e non accennano a diminuire la loro influenza.
Per quanto riguarda Facebook, sembra essere semplicemente un diverso contenitore delle novità che erano state precedentemente introdotte su Instagram. Non bisogna però sottovalutare Facebook: la quantità di utenti attivi rimane decisamente alta, così come le risorse che le aziende decidono di dedicarci.
La notizia principale è che i reels potranno anche essere condivisi all’interno del feed di Facebook, aumentandone così la visibilità in maniera esponenziale. Le altre novità riguardano degli aggiustamenti e delle ottimizzazioni per quanto riguarda le inserzioni pubblicitarie e nuove strategie per rendere più fruibile l’interazione con i contenuti editoriali, anche in formato audio.
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Instagram
Instagram è probabilmente quello su cui Zuckerberg sta puntando di più. Dopo essersi “ispirati” a Snapchat con la funzione delle stories e avere anche introdotto i video in diretta (molto utilizzati durante il lockdown), ora Instagram sta promuovendo i propri reels. In più, con l’intenzione di promuovere maggiormente i contenuti audiovisivi, i video realizzati come post e i video di IGTV saranno uniti in un unico formato e saranno tutti accessibili tramite un’unica tab sul profilo degli utenti.
Lato aziende, l’introduzione della funzionalità di ricerca tramite luogo è uno strumento molto utile per tutte le attività locali. Come tutte le novità, deve però ancora essere perfezionato.
Un’ulteriore funzionalità è quella inerente ai chatbot. Per ora, Instagram consente solo di inserire delle domande automatiche che i clienti potranno porgere nei DM, ma in futuro si potrebbe andare verso una più personalizzabile automazione delle conversazioni, in modo da poter essere sempre reperibili e rispondere immediatamente alle varie necessità dei clienti. Inoltre, sembra che a breve sarà possibile unire in un’unica interfaccia sia le chat su Instagram che quelle su Facebook Messenger. Infine, due elementi veramente utili: la stessa piattaforma ha rilasciato maggiori informazioni sul funzionamento del proprio algoritmo e in un post ha spiegato che non si dovrebbero usare più di 5 hashtag.
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Whatsapp
Tra i tre social di Zuckerberg, Whatsapp è quello che ha subito meno modifiche e non dovrebbe cambiare drasticamente le sue funzionalità, almeno nel breve futuro. L’elemento degno di nota è la possibilità, per le aziende, di predisporre una vetrina virtuale dove permettere al cliente di vedere i prodotti, interagire con il venditore e acquistarli direttamente sull’app. Una sorta di eCommerce integrato al servizio di messaggistica istantanea, dal grande potenziale per tutti i venditori.
Come detto, i tre social qui sopra menzionati continuano ad essere utilizzati da molte persone, ma stanno perdendo terreno per quanto riguarda la fascia di popolazione più giovane. Riusciranno a invertire la tendenza? Di certo Zuckerberg farà tutto il possibile e i cambiamenti non finiranno qui.
TikTok
Prendiamo ora in considerazione TikTok, il social che ha recentemente vissuto un boom di download e utenti attivi.
L’azienda cinese Bytedance che lo ha sviluppato è in trattativa con Google per cercare di ottenere l’indicizzazione dei video sulla SERP: questo vuol dire che quando si cercherà qualcosa sul motore di ricerca, tra i risultati potrebbero apparire anche dei TikTok. Se dovesse andare in porto, questo accordo garantirebbe una maggiore esposizione dei video e i brand potrebbero considerare una strategia SEO che non porti i potenziali clienti sul proprio sito ma su TikTok per vedere tutorial e recensioni dei propri prodotti.
Se però si preferisce rimanere sul classico, il vecchio (si fa per dire) influencer marketing rimane comunque una strategia vincente. Come detto in precedenza, la creator economy sta permettendo a creatori di contenuti e influencer di guadagnare direttamente dalle piattaforme, ma le collaborazioni con i brand restano una buona opportunità per entrambi.
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Twitter continua ad essere un social utilizzato principalmente da giornalisti, politici e professionisti che commentano notizie e novità relative ai loro specifici ambiti, ma non mancano anche community di fan dei più svariati argomenti, dallo sport al cinema, dal gossip alla moda.
Questo social sta comunque cercando di implementare diverse novità, alcune addirittura a pagamento, altre non sempre di successo: dai fleet, ovvero le classiche storie, ormai presenti su ogni social media, che però sono stati eliminati; ai Twitter Spaces, delle stanze dove realizzare dirette audio in stile Clubhouse; passando infine per Twitter Blue (disponibile al momento solo in Canada e Australia): una versione a pagamento che consente di accedere a funzionalità esclusive, come la possibilità di annullare l’invio dei tweet, di creare delle cartelle tra i tweet salvati e formattare meglio i lunghi thread.
Se i primi erano un tentativo di uniformarsi agli standard dei competitor e fornire nuove forme di contenuto ai propri utenti, i secondi servono per creare delle community di appassionati ed esperti che si scambiano informazioni e pareri. Ma non mancano gli aggiornamenti anche per i brand: a breve, infatti, il social di Jack Dorsey dovrebbe consentire ai business di modificare il proprio profilo, in modo da aggiungere una sezione info, shop e newsletter.
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Twitch
Molto diversa dai social network finora citati, Twitch è una piattaforma che consente di seguire dirette streaming che solitamente durano più di un’ora e mezza. Una netta differenza rispetto agli altri social, dove si prediligono contenuti di breve durata. La causa della differenza qui sta nella fidelizzazione: gli utenti seguono questo genere di contenuto perché fedeli al suo creatore (tanto da sostenerlo anche economicamente, come visto in precedenza).
L’acquisto da parte di Amazon ha portato a sistemi di affiliazione e ingenti investimenti: se prima Twitch era composto principalmente da videogiocatori, ora i contenuti sono molto vari (podcast, monologhi, talk show, tornei, intrattenimento). In futuro questo social potrebbe diventare un generico contenitore di contenuti in streaming, andando a incentivare ancora di più la creators economy di cui è il maggiore esponente.
Forse è una suggestione fin troppo irrealistica, ma con Amazon che è entrata nella lotta per i diritti di trasmissione delle partite di calcio, si potrebbe arrivare in futuro a vedere la Champions League solo su Twitch. È presto per dirlo, ma nel mondo social (e quando si parla di Big Tech) tutto è possibile.
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LinkedIn
LinkedIn si sta concentrando nel fornire svariate opportunità di formazione ai suoi iscritti e permettergli di essere più preparati nell’affrontare il mercato del lavoro. Sono infatti stati introdotti i badge per certificare in maniera rapida e intuitiva le skills acquisite e due nuovi corsi sul marketing digitale. Inoltre, gli sviluppatori stanno lavorando per fornire nuove guide, consigli e worksheet per aiutare gli utenti a comunicare al meglio sulla piattaforma e a utilizzare con successo tutte le sue funzionalità, incluse le pubblicità.
Proprio a questo proposito, è stata aggiunta anche la possibilità di mettere in mostra sul proprio profilo personale i servizi che si offrono, e da poco tempo è possibile anche rilasciare (e quindi anche ricevere) recensioni e valutazioni su tali servizi da parte di chi ne ha usufruito.
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YouTube
Infine, concludiamo questa carrellata di social media parlando di YouTube. Coloro che caricano assiduamente dei video sulla piattaforma hanno potuto recentemente beneficiare dei nuovi strumenti per misurarne i dati e le performance. Inoltre, per venire incontro sia agli youtuber che agli spettatori, i video sono ora soggetti a una segmentazione per capitoli/argomenti (che può essere impostata manualmente oppure lasciata realizzare in maniera automatica dall’algoritmo). Questi segmenti possono essere anche ricercati singolarmente tramite il motore di ricerca interno alla piattaforma, quindi anche in questo caso le tecniche SEO sono più importanti che mai.
In più, al fine di incentivare la creazione di community, il social ha espanso la Community tab dei canali, ora disponibile agli account con più di 500 iscritti, dove è possibile pubblicare vari tipi di contenuti come gif, immagini e sondaggi. Sempre con questo obiettivo in mente, YouTube sta testando anche la possibilità di attivare un’opzione che permetta di vedere sullo schermo i commenti scritti da altri utenti relativi al minuto esatto a cui si riferiscono.
Chiudiamo ora con due importanti novità che potrebbero cambiare radicalmente il panorama mediale e far entrare YouTube in diretta competizione con Amazon e TikTok. Per prima cosa il social di Google ha annunciato che è disponibile 4K Plus, un pacchetto in cui gli iscritti a YouTube hanno accesso a un servizio 4K per i download e lo streaming illimitato. Il chiaro obiettivo, come dichiarato dal social stesso, è quello di garantire un’esperienza visiva perfetta a tutti gli appassionati di sport. Per cercare invece di rimanere al passo con le nuove generazioni, anche YouTube si sta adeguando al formato dei video brevi con Shorts, una versione alternativa dei TikTok e dei Reels.
Riassumendo
Per concludere potremmo dire che lo streaming e i video brevi sono i due tipi di contenuti che attualmente riscuotono il maggior successo sui social media. Ma, come abbiamo visto, ogni social network ha delle caratteristiche particolari e aggiorna o modifica le proprie funzionalità in base ai trend e a ciò che potrebbe essere utile agli utenti. Tuttavia, ciò non significa che un format che funziona su un social sia efficace anche su altri. Le storie sono un esempio lampante di ciò.
In qualsiasi caso, i brand e le aziende che vogliono utilizzare i nuovi media per finalità commerciali dovrebbero sempre prestare attenzione alle novità introdotte dalle piattaforme, e sperimentare con le nuove forme di contenuti.
Speriamo che questo articolo ti sia stato utile per fare il punto della situazione sui principali social media e capire meglio l’attuale panorama in cui ogni marketer si trova a operare. Se vuoi rimanere sempre aggiornato, segui il nostro profilo Instagram, dove ogni lunedì riassumiamo tutte le più recenti novità sui social media! Facci sapere qui nei commenti come pensi che si evolveranno i social media e come ti stai preparando per affrontare le prossime sfide che questi cambiamenti porteranno. Se invece non sei esperto ma vuoi comunque posizionarti sui social e utilizzarli per il tuo brand, contattaci per conoscere da vicino i nostri servizi di marketing e comunicazione!